Uno chef italiano di fama mondiale ha lanciato una provocazione ai napoletani: la città ai piedi del Vesuvio è solo pizza e murales?
Napoli è una delle città più belle del mondo, eppure finisce spesso e volentieri al centro delle polemiche. Questa volta, ad aver alzato un polverone è stato uno chef italiano di fama mondiale, che ha lanciato una vera e propria provocazione ai napoletani.
Chef di fama mondiale provoca i napoletani: è polemica
Uno chef italiano, nato proprio nella cittadina ai piedi del Vesuvio, ha lanciato una provocazione ai napoletani. Stiamo parlando di Pasquale Cozzolino, titolare del celebre ristorante Ribalta di New York. A suo dire, la città sta facendo parlare di sé soprattutto per i murales e la pizza, mentre i tesori che custodisce vengono del tutto ignorati. Una presa di posizione che, ad essere onesti, non rispecchia la realtà. Napoli non è soltanto il murale di Maradona e la Margherita e non serve neanche sottolinearlo.
“Da napoletano che vive a New York, ma che non ha mai smesso di amare e osservare Napoli con occhi attenti, dico che è surreale pensare che oggi il murale di Maradona sia più visitato persino del Tesoro di San Gennaro o del Museo Archeologico Nazionale. Ovvero di luoghi che custodiscono la vera essenza della nostra storia e cultura“, ha scritto chef Cozzolino su un post social.
Pasquale Cozzolino: Napoli affossata dai social
Lo chef ha proseguito la sua provocazione ai napoletani soffermandosi sul potere, se così vogliamo chiamarlo, dei social. Ha dichiarato: “I social media hanno trasformato la percezione della città, spettacolarizzandola, ma riducendola spesso a poche immagini iconiche, svuotandola della profondità che merita. Il Comune ha una responsabilità enorme: deve investire su ciò che conta davvero. Non basta attrarre con un murales o una pizza, dobbiamo fare un salto di qualità. La sicurezza, la pulizia e una comunicazione culturale capillare sono fondamentali per mostrare al mondo il volto autentico di Napoli, quello che va oltre i filtri di Instagram“.
Chef Cozzolino ha concluso il suo sfogo parlando anche dei trasporti, a suo dire altra pecca di Napoli. Eppure, la città partenopea vanta una delle metropolitane più belle del mondo. Per carità, come sostiene lui l’assenza di servizi come Uber potrebbe scoraggiare i turisti che cercano “comodità e accessibilità“, ma il quadro che ha descritto appare un tantino esagerato.